maggio 02, 2023
Fresatura dei metalli: le sfideLa fresatura dei metalli può presentare varie sfide.
Spesso si pensa che per tale lavorazione, affinché sia efficace, sia sufficiente l’utilizzo di macchine molto potenti, con un’elevata rigidità.
Tuttavia l’impiego di macchinari di alta qualità (anche CNC) per la fresatura metalli non basta a garantire risultati impeccabili.
Ad esempio l’uso di queste macchine utensili può generare molto calore, il che potrebbe limitare la velocità del taglio e provocare due particolari tipologie di usura:
· Quella a intaglio.
· Quella a scheggiatura.
Di conseguenza, oltre al parco macchine di alto prestigio, è necessario avere esperienza e professionalità.
Prendendo ad esempio l’acciaio, si possono considerare alcuni consigli utili per ottenere una fresatura di qualità:
· Approfondire e conoscere l’acciaio in questione.
Infatti esistono diversi tipi di acciaio, che ne determinano la lavorabilità e le sfide incombenti.
Ad esempio: un acciaio a basso tenore di carbonio facilita la formazione di bave e taglienti di riporto che possono danneggiare la fresa, mentre un acciaio duro può dare problemi di scheggiatura al componente e all’utensile.
· Distinguere tra sgrossatura e finitura.
Le due diverse operazioni richiedono parametri di taglio e utensili differenti.
Nella fase di sgrossatura è indispensabile utilizzare la giusta velocità di taglio e fresare a secco per evitare problemi di microfessurazione termica.
La fase di finitura dell’acciaio necessita invece di evitare avanzamenti eccessivamente ridotti, per permettere all’utensile di lavorare in maniera corretta.
· Mantenere basso il calore.
La fresatura dell’acciaio è un processo di taglio interrotto che genera sbalzi di temperatura in prossimità della zona di lavoro.
Ciò vuol dire che il tagliente è soggetto a shock termici e a sollecitazioni cicliche che possono generare microfessurazioni, oltre a ridurre la durata degli utensili.
Quindi è consigliabile impiegare i parametri di taglio più adatti riportati nel catalogo del costruttore di utensili, per evitare che l’eccessivo calore generato rovini il materiale e l’utensile.
· Controllare le vibrazioni.
La durezza dell’acciaio e le velocità di rotazione richieste alla fresa possono causare vibrazioni. Esse incidono in modo negativo sulla finitura superficiale e danneggiano l’utensile.
Per minimizzare questa problematica è consigliabile impiegare utensili robusti, rigidi e corti, così da poter aumentare i parametri di taglio.
· Fare attenzione all’incrudimento superficiale.
Questo fenomeno avviene quando il calore generato dall’utensile si trasferisce al componente invece che sul truciolo, causando la deformazione plastica del materiale.
Per evitare tale problematica bisogna verificare che i taglienti della fresa non presentino mai un’eccessiva usura.
Bisogna anche evitare interruzioni lungo la lavorazione di fresatura e mantenere un avanzamento il più possibile costante.
Gli errori più comuni
Gli errori più comuni durante la fresatura dei metalli, che rischiano di compromettere il risultato finale, sono:
· Errata velocità.
Un fattore fondamentale è proprio questo: definire a monte la velocità corretta dei macchinari.
Infatti una velocità eccessivamente alta rischia di rovinare l’utensile, mentre una velocità troppo bassa può provocare flessioni, una cattiva finitura o semplicemente un’asportazione di materiale troppo lenta.
· Errato avanzamento.
L’avanzamento varia a seconda della tipologia di utensile e del materiale in lavorazione.
Se è eccessivamente elevato, l’utensile tende a rovinarsi e ad avere vita più breve.
Se troppo basso invece si corre il rischio di tagliare nuovamente il truciolo, sollecitando l’usura dell’utensile.
· Mandrino inadatto.
Se il mandrino non è idoneo, il risultato della fresatura non è di qualità.
Pertanto è fondamentale controllare il collegamento tra il mandrino e il codolo della fresa.
Infatti se l’utensile non è ben fissato alla macchina può deteriorarsi, sganciarsi o rovinare il componente in lavorazione.
· Tagliente troppo lungo.
Anche la lunghezza del tagliente errata può portare a diverse problematiche.
Se un tagliente è troppo lungo può provocare una maggiore flessione dell’utensile, aumentando il rischio di fratture.
· Errato numero di taglienti.
Altrettanto importante è scegliere il giusto numero di taglienti.
Solitamente vengono utilizzati pochi taglienti per lavorare alluminio e materiali non ferrosi, visto che la morbidezza di questi materiali consente una velocità di asportazione più elevata.
Invece se si lavora su materiali ferrosi più duri, è consigliato optare per utensili con un maggior numero di taglienti più robusti, in grado di tagliare un truciolo più piccolo.
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