marzo 27, 2023
Cos’è la supply chainÈ opportuno chiarire preliminarmente cos’è la supply chain.
Detta anche catena di approvvigionamento o catena di valore, con supply chain s’intende tutto l’insieme di processi funzionali all’immissione sul mercato di un bene o servizio.
Il termine riguarda dunque l’intero network di risorse, attività, organizzazioni, figure professionali e tecnologie che collaborano sinergicamente nel trasferire il servizio o prodotto finale al cliente.
In particolare la supply chain si compone di 3 anelli principali, che corrispondono a fasi ben definite e che sono suddivisibili in ulteriori micro-processi:
1. Approvvigionamento.
Questa fase ha a che fare con il reperimento delle materie prime necessarie al processo produttivo.
Rientrano dunque in quest’anello la selezione dei fornitori e la programmazione di come, dove e quando effettuare l’approvvigionamento delle risorse necessarie.
2. Produzione.
Questa fase si riferisce al processo produttivo vero e proprio, ovvero quello tramite cui le materie prime (reperite nell’anello precedente) vengono trasformate in prodotti finiti.
3. Distribuzione.
Questa fase comprende tutte le operazioni che consentono la distribuzione del prodotto realizzato nell’anello precedente, dunque la sua consegna al cliente finale.
In questo processo rientra l’attività di logistica, magazzini, retailer, distributori e piattaforme digitali.
Dunque la supply chain coinvolge ogni processo e attività che vanno dal fornitore al cliente finale.
La moderna catena di approvvigionamento presenta una morfologia e un grado di complessità superiore rispetto alle filiere di qualche anno fa.
Ciò è dovuto alla globalizzazione dei mercati, all'intensificarsi dei flussi di materie prime e ai cambi nelle abitudini dei consumatori (soprattutto con l'avvento dell'e-commerce).
Oggi, inoltre, si parla sempre più frequentemente di supply chain 4.0.
Essa rappresenta l’evoluzione tecnologica più recente della catena di approvvigionamento e si riferisce ad un suo modello più interconnesso, digitalizzato e automatizzato.
Infatti grazie alle tecnologie dell’industria 4.0 (come IoT, big data, AI e machine learning) si sono sviluppati nuovi metodi, tecniche e sistemi informativi che supportano il coordinamento e l’ottimizzazione dei processi tra i vari anelli della catena.
Un altro concetto connesso a quello di catena di approvvigionamento è il supply chain management (SMC), che si riferisce alla gestione della catena di valore.
Questo termine infatti include tutte le metodologie, le attività e i processi finalizzati ad una gestione efficiente della supply chain.
Ciò implica il controllo sinergico e integrato non solo dei flussi di merci ma anche dei flussi di informazioni e di quelli finanziari.
Dunque il supply chain management si occupa dell’interfaccia e della coordinazione tra tutti gli anelli della catena, col fine di ottimizzare i vari processi.
L’obiettivo è quello di migliorare tutti i servizi durante l’intero ciclo di vita del prodotto, aumentando i benefici e raggiungendo la massima competitività.
Vantaggi internalizzazione
Prima di parlare dei vantaggi dell’internalizzazione, è utile chiarire cosa essa sia.
L’insourcing fa riferimento alla committenza di beni o servizi all’interno di un’azienda, mantenendo il controllo sulle fasi operative e sulle competenze.
Dunque ogni attività aziendale che riguarda il ciclo di vito del prodotto viene svolta internamente, senza riferirsi ad imprese esterne.
Già a partire dalla definizione data, sono intuibili i benefici concessi dall’internalizzazione.
Infatti quando un’azienda provvede da sé al reperimento delle materie prime, all’intero ciclo di produzione fino alla consegna al cliente finale, ha il vantaggio di operare maggior controllo sugli anelli della supply chain.
La loro gestione diretta consenta di porre maggior attenzione e cura alla qualità di ogni attività e dunque a quella del prodotto finito.
Inoltre l’azienda ha il beneficio di integrare ogni anello e pianificare le tempistiche non dipendendo da terze parti.
Ciò implica che eventualità come ritardi o ulteriori problematiche vengano meno.
Si ottiene dunque una maggior flessibilità di gestione, ma anche un superiore know-how interno.
Infatti internalizzare le attività significa raccogliere nella propria azienda tutte le skills necessarie, avendo la certezza di affidare i processi a delle persone che conoscono la mission aziendale e gli obiettivi di business.
Infine l’insourcing stimola un ambiente di lavoro più collaborativo e sinergico, fattore che spesso si traduce in maggior efficienza.
Officine Meccaniche Marcucci sceglie di internalizzare la produzione, così da accrescere le competenze interne, avere maggior controllo sulle fasi operative e garantire un’eccellente qualità finale.
Infatti il nostro completo parco macchine ci consente di produrre interamente particolari a disegno, monitorandone ogni singolo passaggio.
Responsabili del nostro operato, controlliamo severamente la qualità finale del prodotto prima che venga consegnato al cliente.
Inoltre, grazie alla maggior flessibilità interna siamo in grado di realizzare componenti meccanici su misura dal singolo pezzo a produzione di media serie, così da soddisfare le richieste dei nostri clienti.
Per lo stesso motivo, e grazie ad un’efficiente organizzazione del lavoro, siamo in grado di rispettare tempistiche più stringenti.
Infatti spediamo su tutto il territorio nazionale ed europeo dalle 8 alle 48 ore dal ricevimento dell’ordine.
Officine Meccaniche Marcucci rimane sempre a disposizione per ulteriori chiarimenti.
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